Castellarano

venerdì, ottobre 20, 2006


Questa sera ci proporranno un parco “abusivo” ?

Ricordiamo brevemente perchè vogliamo un parco di 5.500/6.000 metri quadri in piano, da adibire a parco attrezzato con giochi per bambini, panchine, alberi di alto fusto e perchè tanti cittadini di Castellarano hanno firmato una petizione :
- La violenta urbanizzazione ha risparmiato un’ultima zona verde nella nostra area.
- Il forte aumento dei nuovi arrivati non ha coinciso con la creazione di zone di aggregazione sociale, in primis un parco a disposizione di bambini, anziani e di vecchi e nuovi residenti.
- Occorre porre le basi di una comunità più integrata invece di creare le premesse di un paese dormitorio dove gente estranea non si parla.

Pare che stasera ci dicano che non si può fare, non si può limitare il lavoro dell’architetto.
Noi vogliamo assolutamente che il lavoro del progettista sia ben delimitato (nel passato chissà quanti architetti andavano limitati a Braida e Sassuolo), indicandogli chiaramente dove il parco deve sorgere e quanto sarà grande .
Non si capisce perchè il terreno disponibile, indicato nelle assemblee tenute a Tressano l’anno scorso come più che sufficiente per contenere l’area richiesta, si sia virtualmente ristretto e non ci sia più lo stesso spazio dei tempi in cui si firmavano gli accordi coi proprietari dei terreni (e gli si lasciavano aree per costruire nuovi appartamenti).
Se siamo fortunati alla fine del progetto realizzato dall’architetto rimane qualche fazzoletto di terra da riunire in uno spazio verde a disposizione della cittadinanza, disponibile almeno fino a che non serve anche questo ulteriore spazio.

Alleghiamo le dichiarazioni e le promesse preelettorali dei nostri pari, cittadini come noi, che abbiamo delegato ad amministrare il nostro paese, dopo averli guardati negli occhi ed ascoltato i loro impegni.
Un parco è tale se risulta dichiarato come parco, altrimenti semplicemente non lo è, resta una zona verde temporanea; al massimo con uno sforzo di fantasia lo potremmo considerare un parco “abusivo”, gentilemente concesso dall’amministrazione.

Una domanda per concludere : se una promessa è un debito, se non la si rispetta diventa “solo” una cambiale non pagata, magari da rinnovare con nuove promesse, magari allargando il discorso e facendo ulteriori promesse, oppure è il primo segnali che, travolti da un vortice di parole, stiamo navigando tutti assieme verso la bancarotta sociale?

P.S.
Delle altre dodici richieste (accolte verbalmente) fatte in assemblea a Tressano prima delle elezioni non ci sono notizie, anzi l’unica che ci pare fosse nel programma ufficiale della lista del Sindaco, ovvero l’importante rotonda in zona Frascari promessa per il 2007, risulta cancellata dalla lista del primo triennio approvata nelle scorse sedute di consiglio comunale.