
Manodori : Game Over?
il tema della gestione della Manodori di per sé non appassiona la gente, ma chissà se l’interesse non aumenterebbe se si spiegasse chiaramente ai cittadini reggiani che nella cassa della fondazione nonostante tutto rimangono ancora decine di milioni di Euro destinati alla collettività dall’antica funzione sussidiaria dei monti di pietà e delle casse di risparmio.
Ad oggi degli originali scopi mutualistici rimane poco, la fondazione è diventata invece un formidabile centro di potere e di potenziali clientele.
Gestisce un patrimonio della collettività con criteri largamente discrezionali.
Denaro investito per lo più in azioni di un unico titolo bancario : Unicredit
il gruppo bancario Unicredit ha deciso recentemente una maxi-ricapitalizzazione e l’azzeramento dei dividendi relativi al bilancio 2011.
La fondazione, che nelle ultime gestioni di Spaggiari e Borghi ha sempre rafforzato l'investimento in Unicredit, in spregio alle più elementari norme di diversificazione e di cautela, si trova per l'ennesima volta davanti alle seguenti opzioni :
- sottoscrivere interamente la propria quota di ricapitalizzazione in Unicredit, che costerebbe l’insostenibile cifra di 52 milioni di euro;
- ricapitalizzare solo una parte, finanziandone l'acquisto con la vendita delle opzioni sulle azioni restanti;
- non partecipare affatto, lasciando diluire il proprio pacchetto azionario di più della metà, dall’attuale 0,8 per cento a uno 0,3 per cento
Pare che i consulenti incaricati hanno indicato come sia possibile perseguire la prima opzione, ovvero ricapitalizzare per intero i 52 milioni con l'aiuto di alcune banche, Queste ultime chiederanno a garanzia con tutta probabilità un pegno sulle stesse azioni, come su altre azioni in mano della Fondazione Manodori.
Sarebbe una situazione inedita, un atto mai avvenuto nella storia della Fondazione.
Più che avveduti amministratori di un bene pubblico, questi signori finora hanno adottato una strategia chiara: sono anni che partecipano agli aumenti di capitale mentre il valore del titolo non smette di calare.
Raddoppiano le puntate sullo stesso titolo bancario, sperando di rifarsi delle perdite, aumentano il numero di azioni e cala il valore reale del patrimonio.
Strategie da speculatori di borsa o da frequentatori di casino' ?
Questa volta rischiamo il colpo definitivo : il lento è continuo depauperamento del patrimonio della fondazione rischia di subire una sensibile accelerazione.
Ritengo inoltre che l'opzione di ricorrere all'indebitamento presso alcuni istituti di credito, sia in contrasto con la storia e le finalità della Fondazione stessa.
Per questo motivo dobbiamo investire il consiglio provinciale della responsabilità di esprimersi su questo tema decisivo per il futuro della fondazione che rischia di essere spazzato via da un gruppo di amministratori della fondazione rimasto immutato negli ultimi anni, grazie ad uno statuto che premia l'autoreferenzialità invece della oculata gestione.
Presenterò oggi stesso assieme al collega Umberto Beltrami del PD un ordine del giorno urgente per affidare al consiglio provinciale la possibilità di dibattere su di un argomento tanto importante per la comunità reggiana.


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