Manodori e i soldi che non ci sono più
Leggiamo con soddisfazione che una parte del Partito Democratico è finalmente uscito allo scoperto sullo scandalo della gestione Manodori.
Verrebbe da dire che il latte ormai è versato ed il danno irrimediabile ad un bene comune è già avvenuto.
Avrebbe fatto meglio il PD ad appoggiare da subito una battaglia sacrosanta condotta in Provincia dall' Italia Dei Valori invece che bocciare nella votazione in provincia una vera e propria mozione di censura verso il Sig Borghi , presidente della fondazione e vicepresidente di una banca (banco popolare) verso cui la fondazione stessa ha investito milioni di euro in azioni .
Spero che i firmatari si prefiggano veramente di poter cambiare la governance della Fondazione e quindi li invitiamo a collaborare al documento che stiamo preparando come Italia Dei Valori per segnalare la situazionevergognosa della Fondazione Manodori al presidente dell'Ente di autogoverno delle Fondazioni Bancarie (ACRI), chiedendo l'immediata cacciata di tutti, sottolineiamo, tutti gli amministratori.
Solo in tale modo esiste una speranza di cambiamento.
Lo stesso presidente ACRI dott. Guzzetta, intervistato dalla popolare trasmissione televisiva Report, aveva affermato che solo tale ente di autogoverno avrebbe il potere di rimuovere gli organi direttivi che non hanno lavorato in maniera fallimentare.
Non è certo facendo appello al senso di responsabilità degli amministratori della Fondazione che se ne potrà ottenere le dimissioni.

